Nel 2006, secondo i dati pubblicati nel Barometro Biogas 2007, la produzione di energia in Europa ha raggiunto i 5,3 MTEP (milioni di tonnellate di petrolio equivalente) con un incremento di oltre il 13% rispetto all’anno precedente.
La produzione di biogas nella UE sta registrando un forte incremento: è raddoppiata negli ultimi quattro anni, con sforzi particolarmente rilevanti in Gran Bretagna e Germania. Sulla base dell’attuale andamento (che ipotizza maggiori sforzi anche da parte di altri Paesi potenzialmente forti produttori, come Francia, Italia e Spagna) si stima che la produzione al 2010 raggiungerà gli 8,6 Mtep. Un valore rilevante, ma che tuttavia è molto lontano dagli obiettivi prefissati. Il “Libro Bianco per lo sviluppo delle fonti rinnovabili“, infatti, nel 1997 fissava a 15 Mtep il valore da raggiungere nel 2010 per i 15 Paesi che allora componevano l’Unione Europea (oggi sono 27).
Figura 1. Produzione Primaria di Biogas in Europa 2006 (Fonte: EurObserv’ER – Biogas Barometer 2007 )
Nei paesi dell’Unione Europea i metodi attraverso i quali è prodotto il biogas e le tecnologie di valorizzazione impiegate sono molto variabili. Il Biogas può essere ottenuto per: captazione nelle discariche di rifiuti urbani, trattamento dei fanghi di depurazione, prodotto attraverso digestori anaerobici alimentati con la frazione organica dei rifiuti urbani, con sottoprodotti agro-alimentari, o colture energetiche. Nel 2006 il 58% della produzione primaria di biogas veniva realizzata nelle discariche (rappresentata in verde chiaro in figura 1), il 18% nelle stazioni di depurazione dei rifiuti urbani (verde più scuro) e il 24% da altre fonti (verde scuro) quali: impianti in aziende agricole, impianti di digestione anaerobica di rifiuti organici urbani e impianti centralizzati di codigestione che operano su rifiuti e sottoprodotti di diversa provenienza (agricola, industriale e urbana).
La trasformazione del biogas in energia può avvenire per:
- combustione diretta in caldaia, con produzione di sola energia termica ;
- combustione in motori azionanti gruppi elettrogeni per la produzione di energia elettrica;
- combustione in cogeneratori per la produzione combinata di energia elettrica e di energia termica;
- uso per autotrazione come metano al 95%;
- immissione nella rete del gas naturale.
Situazione nei principali paesi della UE
Regno Unito
Il recupero di biogas dalle discariche per rifiuti rappresenta in Europa, e in particolare in Gran Bretagna, la più importante fonte di energia alternativa da biomasse. Nel Regno Unito la produzione elettrica con questo combustibile ha particolarmente beneficiato del sistema nazionale dei “certificati verdi” a partire dal 2002.
Germania
In Germania lo sviluppo della produzione di Biogas nel 2006 è basata principalmente da 3600 digestori anaerobici agricoli di media e piccola dimensione che operano nella produzione di elettricità in unità di cogenerazione (produzione di elettricità e di calore). Il successo si può spiegare attraverso tariffe feed-in molto attrattive e stabili nel tempo, e dalla presenza di numerose imprese specializzate in impianti di produzione di biogas. Circa il 94% degli impianti di biogas operano in codigestione, trattando assieme ai liquami zootecnici altri substrati organici, scarti dell’agroindustria, scarti domestici e della ristorazione, colture energetiche (mais, sorgo zuccherino, barbabietola da foraggio, patate ecc.) e residui colturali.
Danimarca
In Danimarca, la produzione di Biogas viene realizzata principalmente da 20 impianti consortili di codigestione anaerobica che trattano liquami zootecnici, residui organici industriali, FORSU e da piccole-medie unità produttive in aziende agricole.
Svezia
La Svezia ha sviluppato una proprio originale sistema di valorizzazione del Biogas. Il settore in questo paese non è solamente incentrato sulla produzione di energia elettrica e calore attraverso impianti di cogenerazione, ma anche nella produzione di carburante per veicoli e nella immissione nella rete del gas naturale. La maggior parte del biogas proviene dagli impianti di depurazione, ma la sua valorizzazione non è solo per la produzione di elettricità e di calore. Il 17% circa del biogas è infatti destinato alla produzione di biocarburanti, percentuale che salirà entro l’anno a oltre il 21%. A fine 2005 la Svezia disponeva di 779 autobus a biogas e di oltre 4.500 vetture utilizzanti un carburante composto da una miscela di biogas. È in servizio anche un treno alimentato esclusivamente a biogas.
La situazione in Italia
L’italia in Europa è il terzo produttore di biogas, ma condiderando la produzione primaria per 1000 abiatanti l’Italia è solamente al dodicesimo posto, con 6,1 tep/1000 abitanti. Secondo le stime ENEA nel 2006 la stragrande maggioranza dellla produzione di biogas 88% era ancora realizzata a partire dalle discariche, ma a seguito del meccanismo dei certificati verdi si assisteva a un veloce sviluppo degli impianti di digestione anaerobica nelle aziende agricole.
Fonte: EurObserv’ER – Biogas Barometer – maggio 2007